Il ciclo solare

E' stato dato questo nome a un periodo di 28 anni, per il fatto che ogni 28 anni i giorni della settimana tornano sempre a corrispondere con i giorni del mese.

La ragione di ciò è che in un periodo di 28 anni si elidono tutti gli spostamenti del calendario dovuti non solo agli anni comuni, ma anche agli anni bisestili (in quanto in questo arco di tempo sono contenuti esattamente 7 anni bisestili). Se il periodo di 28 anni è scelto a cavallo fra due secoli, quanto detto non è più valido quando l'anno secolare, a causa della riforma gregoriana, non è bisestile (come il 1900).

Negli almanacchi è riportato sotto il nome di ciclo solare il numero d'ordine che l'anno corrente occupa nel ciclo solare in corso. Poiché dai cronologisti è stato adottato l'anno 9 a.C. come primo anno di un ciclo solare, per trovare il numero del ciclo solare relativo, poniamo, al 1990, si svolge la seguente operazione:

(1990 + 9) : 28.

Se svolgiamo la divisione abbiamo come quoziente 71, col resto di 11: il primo è il numero di cicli solari interi trascorsi dal 9 a.C. fino al 1990, il secondo indica il posto occupato dal 1990 nel ciclo in corso a questa data (ed è il numero riportato dagli almanacchi sotto il nome di ciclo solare).
Se il resto della divisione è uguale a 0, il numero relativo al ciclo solare dell'anno in corso risulta essere 28.


Riferimenti bibliografici:

Rajna Michele, Istruzioni e tavole numeriche per la compilazione del calendario con alcuni cenni intorno al calendario in generale, Hoepli, Milano, 1887.


Il calendario Il calendario
Autore: Eugenio Songia
Informativa sulla privacy
Data creazione: 31/5/1998. Ultimo aggiornamento: 18/6/2020.