LE FESTE MOBILI. FESTE RELIGIOSE E FESTE CIVILI IN ITALIA (e all'estero).

Le feste mobili

Le feste mobili sono quelle feste religiose che, come la Pasqua, variano la loro data da un anno all'altro, essendo nella maggior parte dei casi proprio in relazione con la data di Pasqua.

Sarebbero soprattutto da ricordare:

Si devono inoltre citare la prima domenica di Quaresima (6ª domenica precedente quella di Pasqua), che dà inizio al periodo quaresimale nel rito ambrosiano (diocesi di Milano), il giorno delle Ceneri (non festivo, 46 giorni prima di Pasqua, un mercoledì), che dà inizio al periodo quaresimale nel rito romano, e la festa del Sacro Cuore di Gesù (che non ha effetti civili), il venerdì successivo alla domenica del Corpus Domini, 68º giorno dopo Pasqua.

Per quanto riguarda il periodo dell'Avvento, quello ambrosiano dura due settimane in più di quello romano: il primo inizia infatti la 6ª domenica prima di Natale, mentre il secondo inizia due domeniche più tardi.

Giorni festivi

L'elenco completo dei giorni festivi in Italia, secondo il calendario civile, è attualmente il seguente:

feste cattoliche di precetto:

feste civili:

altri giorni festivi:

Alcune precisazioni sulle festività appena elencate.

Il 1º gennaio è una festa cattolica di precetto, e come tale riconosciuta anche agli effetti civili, ma ha anche una natura esclusivamente civile in quanto Capodanno. Analogamente, le feste del 26 dicembre (S. Stefano) e del lunedì di Pasqua hanno una natura semi-religiosa, in quanto istituite nel 1949 dallo Stato italiano per prolungare le feste di Natale e Pasqua. Infine, la giornata del 2 giugno non è, secondo la legge che l'ha istituita nel 1949, semplicemente una delle tre festività civili, ma la vera e propria festa nazionale dell'Italia, che ha sostituito la precedente festa nazionale, quella dello Statuto albertino, che veniva celebrata la prima domenica di giugno.

Solennità civili

Sono solennità civili:

Le solennità civili non sono giorni festivi; fino al 1977 comportavano riduzioni dell'orario di lavoro negli uffici pubblici ed erano giorni di vacanza nelle scuole.

Giornate celebrative

Vi sono poi le giornate celebrative, così numerose che per l'elenco (peraltro incompleto) si rinvia alla pagina del sito del Governo
http://www.governo.it/Presidenza/ufficio_cerimoniale/cerimoniale/giornate.html.

Limitandoci a quelle istituite mediante una legge, abbiamo:

Variazioni del calendario delle festività nel corso del tempo

Il calendario civile delle festività ha subìto molte variazioni nel tempo (introduzioni, cancellazioni e ripristini).

Le feste religiose di precetto erano ancora numerosissime nei secoli diciottesimo e diciannovesimo, fra le quali quelle in onore degli apostoli come, ad esempio, S. Giacomo (25 luglio), S. Bartolomeo (24 agosto), S. Matteo (21 settembre).

All'epoca dell'Unità d'Italia le feste riconosciute agli effetti civili erano: Epifania, Ascensione, Corpus Domini, SS. Pietro e Paolo, Assunzione, Natività di Maria, Ognissanti (Tutti i Santi), Immacolata Concezione e Natale. La festività del Capodanno risale al 1874.

Per quanto riguarda il Novecento, numerose feste di precetto furono abolite da Papa Pio X con il Motu proprio Supremi disciplinae del 2 luglio 1911, tra cui:

Quest'ultima era ufficialmente festa anche agli effetti civili e fu abolita nel 1913, insieme ad altre tre festività: il Corpus Domini, i SS. Pietro e Paolo e l'Immacolata Concezione, le quali però furono ripristinate nel 1923.

Tra le feste nazionali di più vecchia data vi erano:

Tra le ricorrenze civili vi erano i compleanni del re:

Il 4 novembre fu festeggiato nel primo anniversario della vittoria, nel 1919, come pure nel 1921 per la solenne sepoltura del milite ignoto presso l'Altare della Patria. Divenne festa civile nel 1922, come Anniversario della Vittoria e, dal 1949, come Festa dell'Unità nazionale.

Durante il Fascismo (nel 1928) fu riconosciuta agli effetti civili la festa di S. Giuseppe (19 marzo).

Divennero inoltre feste nazionali:

Il 4 ottobre 1926 fu un giorno di festa nazionale, per la ricorrenza del 7º centenario della morte di San Francesco di Assisi.

Furono anche introdotte, in tempi diversi, le seguenti ricorrenze civili (da festeggiare negli uffici pubblici o dopo l'orario di lavoro):

Le feste e le ricorrenze introdotte dal Fascismo furono tolte dal calendario dopo la seconda guerra mondiale (ad eccezione dell'11 febbraio, del 19 marzo e del 4 novembre), anche se parecchie di esse sono state formalmente abrogate solo di recente. Va però ricordato che dal 2004 la data del 12 ottobre è diventata, per delibera governativa, Giornata nazionale di Cristoforo Colombo.

Nel 1946 furono introdotte le feste del 25 aprile, del 1º maggio e dell'8 maggio (Anniversario della Vittoria in Europa); quest'ultima rimase solo fino al 1949, quando invece furono introdotte le feste del Lunedì di Pasqua e del 26 dicembre.

L'11 giugno 1946, all'indomani della notizia dell'esito del referendum monarchia-repubblica del 2 giugno, si festeggiò per la prima volta la Repubblica; nel 1947 (ma solo nel 1949 in modo definitivo) fu istituita la Festa della Repubblica il 2 giugno.

Nel 1977 furono abolite le feste di S. Giuseppe (19 marzo) e dei SS. Apostoli Pietro e Paolo (29 giugno; rimasta solo per il Comune di Roma dal 1986). Le feste dell'Ascensione e del Corpus Domini furono spostate alla domenica successiva, mentre la festa civile del 4 novembre fu spostata alla prima domenica di novembre. La festa dell'Epifania, trasferita alla domenica successiva nel 1977, è stata ripristinata al 6 gennaio nel 1986.

La festa dell'anniversario della Repubblica, spostata nel 1977 alla prima domenica di giugno, è stata ripristinata al 2 giugno nel 2001 (ma era stata festeggiata 'una tantum' il 2 giugno nel 1986, in occasione del 40° di fondazione della Repubblica).

Nel 2011 è stata celebrata il 17 marzo una festa nazionale in occasione del 150° anniversario dell'unità d'Italia.

Di tutti questi cambiamenti si è tenuto conto nella stesura del calendario perpetuo.


Alcuni riferimenti legislativi


Per quanto riguarda le festività nei vari paesi del mondo, c'è il sito

Utile anche la pagina seguente (in inglese):


Riferimenti bibliografici:

Calendario atlante De Agostini, Istituto geografico De Agostini, Novara.
Cappelli Adriano, Cronologia, cronografia e calendario perpetuo: dal principio dell'era cristiana ai nostri giorni, U. Hoepli, Milano, 4. ed. 1978 e 7. ed. 1998.
Cattabiani Alfredo, Calendario: le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, 4. ed., Rusconi, Milano, 1989.
Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti, Istituto della Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani, Roma (voce Festa).
Piccinni Maria Rosaria, Il tempo della festa tra religione e diritto, Cacucci, Bari, 2013.


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Autore: Eugenio Songia
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Data creazione: 14/11/1998. Ultimo aggiornamento: 20/11/2022