Il calendario lunare

Il movimento di rotazione della Luna (su se stessa) avviene in un periodo di tempo uguale a quello della sua rivoluzione (movimento intorno alla Terra), e precisamente in 27 giorni, 7 ore e 43 minuti primi. Tale periodo di tempo è detto rivoluzione siderea o mese sidereo, in quanto coincide con l'intervallo che passa fra due congiunzioni successive della Luna con una stella.
Tuttavia, siccome anche la Terra si sposta lungo la sua orbita intorno al Sole, mentre la Luna compie il suo moto intorno al nostro pianeta, ne consegue che la Luna non ritorna in congiunzione con il Sole dopo un mese sidereo, ma circa due giorni più tardi. Il valore medio dell'intervallo di tempo che passa fra due congiunzioni successive della Luna con il Sole è di 29 giorni, 12 ore, 44 minuti primi e 3 secondi, e prende il nome di rivoluzione sinodica o mese lunare o lunazione.
Moltiplicando per 12 la lunazione abbiamo un intervallo di tempo di 354 giorni, 8 ore, 48 minuti primi e 36 secondi che si chiama anno lunare. E' più corto di 11 giorni circa dell'anno solare, ed è l'unità di misura su cui si basano i calendari lunari (quale quello musulmano), come già si è avuto modo di accennare.

I diversi aspetti con cui il nostro satellite ci appare nel corso di una lunazione si dicono fasi, e quelle che si riferiscono alle quattro posizioni principali prendono di volta in volta il nome di novilunio, primo quarto, plenilunio, ultimo quarto.

Il calendario ecclesiastico, nel porre le date delle fasi lunari, si riferisce a una luna fittizia, detta luna ecclesiastica, allo scopo di stabilire periodi regolari fra una fase e l'altra e di attuare così una semplificazione di calcolo, che non debba cioè tener conto delle variazioni a cui è soggetto il movimento reale della Luna intorno alla Terra. I mesi lunari sono calcolati alternativamente di 29 e di 30 giorni, e vengono distinti con le denominazioni di cavi e pieni.
Inoltre, mentre il novilunio astronomico avviene, come abbiamo visto, quando la Luna è in congiunzione col Sole (ovvero quando è invisibile), il novilunio ecclesiastico corrisponde al momento in cui la Luna torna a diventare visibile, sotto forma di un sottile spicchio: ciò avviene almeno quaranta ore dopo l'istante della congiunzione.

Ecco perché le fasi lunari stabilite dal calendario ecclesiastico possono essere leggermente diverse da quelle delle effemeridi astronomiche, calcolate direttamente sulla base delle osservazioni.

Per l'uso ecclesiastico, in definitiva, le quattro fasi lunari sono sempre poste come segue:


Si chiama età della luna, a un dato momento, il numero di giorni trascorsi dall'ultimo novilunio fino a quel momento. Per tutti i giorni dell'anno si può dunque esprimere l'età della luna, in genere mediante un numero intero di giorni, trascurando le frazioni.

Come sarà spiegato meglio in seguito, si chiama epatta relativa a un determinato anno l'età della luna al 31 dicembre dell'anno precedente.

Ebbene, è possibile calcolare approssimativamente (con la possibilità di sbagliare di un giorno o due al massimo) l'età della luna in qualsiasi giorno dell'anno, e quindi l'andamento delle fasi lunari, partendo dalla conoscenza dell'epatta.

Basta aggiungere all'epatta i numeri della seguente tabella (chiamati regolari lunari), nei diversi mesi dell'anno, e sommare inoltre il numero della data del giorno, togliendo 30 nel caso in cui il risultato sia superiore a 30.

TABELLA DEI REGOLARI LUNARI
Gen.Feb.Mar.Apr.Mag.Giu.Lug.Ago.Set.Ott.Nov.Dic.
010123457799

Se l'anno è bisestile, per i mesi da marzo a dicembre occorre aumentare la somma di una unità.

Esempio. Età della luna al 27 aprile 1990:
3 (epatta) + 1 (regolare lunare) + 27 (numero della data del giorno) = 31;
31 - 30 = 1.
Dunque, l'età della luna al 27 aprile 1990 è 1, ovvero il novilunio si è avverato il giorno prima (approssimativamente).

Eseguendo un calcolo inverso, è anche possibile trovare il giorno del novilunio (o il giorno che precede il novilunio ecclesiastico) in un dato mese (approssimativamente), eseguendo l'operazione

30 - epatta - regolare lunare (- 1 se l'anno è bisestile)

e aggiungendo 30 in caso di risultato negativo.


Riferimenti bibliografici:

Cuscani Politi Pietro, Geografia generale, A. Garzanti, Milano, 1973.
Rajna Michele, Istruzioni e tavole numeriche per la compilazione del calendario con alcuni cenni intorno al calendario in generale, Hoepli, Milano, 1887.


Il calendario Il calendario
Autore: Eugenio Songia
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Data creazione: 5/9/1998. Ultimo aggiornamento: 14/6/2020